Zelig il Trasformista & Ken il Guerriero
Allievi CSI – Girone B - stagione 2016/2017
Allenatore: D’Amore Filippo
Vice Allenatori: Ferrari Lorenzo – Mangili Luca
Villaggio degli Sposi – Bergamo – 02 aprile 2017 – ore 11,00 (oggi per la prima volta in tutto il campionato davvero ore 11,00)
Intro parte 1 – Zelig, ovvero l’arte del trasformismo
“Zelig” è un film del 1983 scritto, diretto e interpretato da Woody Allen. Racconta della storia di Leonard Zelig, vittima di una ignota malattia che si manifesta nella trasformazione psicosomatica dei tratti in conseguenza del contesto in cui l’individuo si trova.
Il camaleontico Zelig è in grado di trasformarsi in qualsiasi cosa; in una scena del film, essendo nelle vicinanze di un rabbino, immediatamente si trasforma in esso.
29’ del secondo tempo della partita Allievi CSI Virescit – Oratorio Albino: siamo sul risultato di uno a zero per i padroni di casa e gli ospiti stanno manovrando a metà campo dopo una rimessa dal fondo del proprio portiere.
L’esterno sinistro dell’Albino passa lateralmente sulla destra al compagno di reparto.
Ma Omar Boughlem, attaccante della Virescit, mimetizzatosi da zolla erbosa vicina alla linea bianca di centrocampo, all’improvviso si materializza dal nulla, ruba il pallone al difensore e se va via verso la porta, vanamente inseguito (in ritardo) dall’esterrefatto difensore.
Poi, per evitare il portiere in disperata uscita, fa la cosa più difficile: anziché accentrarsi va verso il fondo e da posizione quasi impossibile deposita in rete.
È il 2 a 0 che chiude definitivamente la partita.
Fino a quel momento non è che Boughlem avesse brillato, ma da bomber di razza non appena avuta una occasione l’ha sfruttata.
Il difensore albinese ancora sta studiando questa storia del trasformismo, di Zelig e delle zolle senza capirci un granchè.
Sembra che recentemente sia entrato in psicanalisi.
Intro parte 2 – Ken il guerriero
“Ken il guerriero” è un manga pubblicato in Giappone nel 1983, creato da Tetsuo Hara e Buronson pseudonimo dello sceneggiatore Yoshiyuki Okamura.
Ne sono state tratte due serie animate (109 episodi la prima, 43 episodi la seconda), prodotte a partire dal 1984.
Narra di un conflitto mondiale negli anni ‘90 del XX secolo che ha comportato il collasso della moderna civiltà e la più totale devastazione ambientale.
I sopravvissuti all’olocausto nucleare si sono ridotti a vivere in piccoli assembramenti urbani in oasi in mezzo al deserto, assediati da bande di predoni, che saccheggiano e distruggono tutto ciò che incontrano.
In questo scenario si muove Kenshiro, 64º successore della scuola di arti marziali “Divina Scuola di Hokuto”, l’Hokuto Shinken.
Se inizialmente lo scopo di Kenshiro sembra solo la lotta per potersi ricongiungere con la propria fidanzata rapita, ben presto verrà rivelato che il ragazzo ha nelle sue mani il destino di coloro che sono scampati alla catastrofe.
Kenny Alexander Flores Chavarria giapponese non è, come dice il nome, però di ruolo nella Virescit Allievi fa il difensore e della Virescit Allievi è Ken il guerriero.
Quando gli attaccanti avversari hanno superato tutti i baluardi lui è lì: spazza, recupera, anticipa, esce palla al piede.
Di potenza o di tecnica, a seconda di cosa serva, ma dove c’è lui non si passa.
Quest’anno Ken il guerriero sta facendo un campionato mirabolante, inanellando una serie di prestazioni impressionanti con le quali ha supportato la crescita costante dell’intero reparto difensivo della squadra viola che, giornata dopo giornata, è arrivato ad essere ora la miglior difesa del campionato, quella con il minor numero di gol subiti, chiudendo così il cerchio con l’attacco, da sempre prolifico, che è ora il miglior attacco del campionato. Non è un caso se la Virescit Allievi si sia ripresa il primo posto in classifica dopo essere diventata la meglio difesa del girone.
Perché aveva ragione il buon John Gregory, allenatore inglese: “Gli attaccanti vincono le partite. Le difese i campionati.”
La cronaca
Veniamo ora alla cronaca.
È innanzitutto da annotare sul taccuino del cronista che oggi per la prima volta in tutto il campionato si è davvero iniziata la partita alle ore 11,00 dopo che per mesi il calcio di inizio è stato dato di volta in volta alle ore 11,12, alle ore 11,15, alle ore 11,20 e via discorrendo qualsiasi orario che non fossero le ore 11,00.
Come scrive Alessandro Baricco: “Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita ti risponde.”
Detto questo, quel che resta del giorno.
Inizio partita di studio con una sterile supremazia territoriale della Virescit e qualche debole tiro da una parte e dall’altra che non impensierisce nessuno, men che mai entrambi i portieri.
Poi al 13’ una fiammata: su rilancio di Vinciguerra Mamani la mette in area, il difensore albinese liscia clamorosamente e Tiraboschi si ritrova solo a tu per tu con la palla in mezzo all’area.
Deve solo fare due passi e freddare il portiere in uscita, segnando l’1 a 0 per la Virescit.
Il resto del primo tempo scorre placido come il Don.
Il gioco ristagna per lo più a centrocampo.
Possiamo annotare, in ordine sparso:
- Al 17′ su corner in area dell’Albino, azione prolungata e confusa, con accanito batti e ribatti tra attacco viola e difesa biancoceleste, ma nulla di fatto;
- Al 29′ Boughlem da destra rientra dopo aver saltato il difensore e tira, ma la parata del portiere non è difficoltosa;
- Al 35′ micidiale combinazione Boughlem – Tiraboschi con quest’ultimo che in area la mette dentro iniziando ad esultare, ma il gol viene annullato per un fuorigioco assolutamente inesistente.
Su questa ultima azione si va al riposo.
Alla ripresa del gioco, la partita si fa più vivace e appassionante.
Al 2’ grande intervento in area di Flores Chavarria. Ken il Guerriero sbroglia con autorità una difficile situazione uscendo palla al piede dall’area.
Al 3’ invece Paruta, in uno dei suoi rarissimi errori (qualche volta capita anche alle garanzie), si lascia andar via l’uomo il quale crossa in mezzo all’area trovando un compagno che tenta la via del gol con un gran tiro al volo: la palla finisce di poco a lato, quasi sfiorando il palo.
Al 8’ è invece Regonesi che dimostra l’affidabilità ormai piena della difesa viola compiendo un intervento risolutore in area.
Al 10’ invece Paruta batte una bella punizione a giro che si perde sul fondo, ma non di molto.
Al 12’ Marras prova la soluzione dalla distanza. Il tiro non è angolatissimo, ma è molto forte. Il portiere non trattiene e Mamani raccoglie la sua corta respinta. Solo che poi avendo la testa tra le nuvole spara tra le nuvole anche il pallone buttando al vento la favorevolissima occasione.
È un predominio piuttosto netto della Virescit, poi ogni tanto l’Albino si affaccia nella metà campo avversaria e prova ad imbastire qualche azione di rimessa.
Al 16’ il numero 10 ospite scende minaccioso e solitario verso la porta viola, ma salva ancora una volta Flores Chavarria.
Due minuti dopo invece è Marras solo in mezzo all’area che non approfitta di un pallone d’oro che si ritrova sui piedi per caso (che nella vita conta, eccome se conta. Anche se solitamente non viene definito caso, ma in altra maniera, molto meno ortodossa e che prende a prestito metaforicamente l’anatomia umana, utilizzando allo scopo il famoso posto là dove non batte il sole).
Al 22’ ancora il numero 10 dell’Albino prova a impensierire i viola presentandosi da solo in area ma l’Uomo Ragno Vinciguerra fa buona guardia e para.
Un minuto dopo è Ferrari Francesco che ci prova con una delle sue specialità, il calcio piazzato, ma senza esito.
La Virescit preme perché vuole mettere al sicuro il risultato, ma non riesce ad essere efficace negli ultimi dieci metri.
Al 26’ ci prova Agostino con un tiro molto potente che però viene rimpallato in maniera fortunosa da un difensore avversario.
Ci pensa allora Boughlem al 29’ utilizzando l’arte trasformista di Zelig che abbiamo descritto nella Intro per andare a realizzare il 2 a 0 per la Virescit.
Risultato in cassaforte e partita chiusa.
Anche se prima della fine c’è il tempo ancora per due brividi, uno per parte.
Al 32’ la difesa viola, per non voler strafare con ‘sta storia della miglior difesa del campionato, si iscrive per una volta in blocco al Festival del ballo liscio di Valzurio e delle Baite del Möschel consentendo così all’attaccante dell’Albino di ritrovarsi in mezzo all’area così solo da aver paura di essere solo e mettere in rete.
Il gol viene però annullato per un fuorigioco sacrosanto.
Al 35’ infine, in chiusura di partita su corner battuto da Ferrari Francesco Boughlem effettua una deviazione volante che fa pervenire il pallone a Maraglio in mezzo all’area.
Il capitano viola tira a botta sicura, anche se senza eccessiva violenza.
Questo permette al difensore albinese di rinviare sulla linea, salvando la propria porta dal 3 a 0.
That’s all Folks!
Vittorio Maraglio