liscio & i gollonzi (per tacere dello stregone vodoo in incognito)

Allievi CSI – Girone B - stagione 2016/2017

Allenatore: D’Amore Filippo
 
Vice Allenatori: Ferrari Lorenzo – Mangili Luca
 
Bagnatica (BG) – Campo Sportivo Comunale – 11 dicembre 2016 – ore 10,00
 
 
Intro 1^ parte – Chiamate Virescit 4141
 
“Chiamate Roma 3131” è stata una trasmissione radiofonica di grandissimo successo di Rai Radio 1, nata il 7 gennaio 1969 e cessata nel 1974 nella sua edizione originale (poi negli anni è in realtà continuata cambiando spesso conduttori e denominazione, ma quella vera è la prima).
È stata una trasmissione storica, primo tentativo (riuscito) in Italia di effettuare un contatto diretto (e senza filtri) tra l’ascoltatore ed il mezzo di comunicazione.
Non sappiamo se alla radio o con un altro mezzo di comunicazione, ma probabilmente, avanti di questo passo, dovremo inventare una nuova trasmissione.
Gli Allievi CSI Virescit infatti domenica 11 dicembre hanno battuto il G.S. Cassinone 4 a 1, dopo aver sconfitto nella giornata precedente l’Oratorio Fiorano 4 a 1: “Chiamate Virescit 4141”.
 
Intro 2^ parte – La sagra del liscio
 
Il liscio è un ballo nato in Romagna tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX secolo che con il passare degli anni si è diffuso in tutta Italia con prevalenza per l’Italia del Nord.
Il ballo liscio include tre danze: Mazurca, Valzer, Polka.
Il suo nome deriva dalle movenze dei ballerini che usano scivolare, strusciare i piedi, quindi andare via liscio.
Traslato in gergo sportivo lisciare la palla vuol dire prenderla di striscio e fallire il tiro, il rinvio, la rimessa, se non, addirittura, mancare del tutto la palla.
Ebbene, a dispetto del risultato rotondo, la partita non è stata eccessivamente brillante e in taluni momenti è sembrato di essere in qualche balera romagnola dove andasse in scena la sagra del liscio, inteso nel significato del gergo sportivo e non di ballo.
Ma tant’è, bisogna riconoscere che le squadre vere sono quelle che vincono anche quando giocano maluccio e questo dovrebbe far ben sperare i ragazzi in casacca viola.
Anche perché, come diceva il buon Bernard Pivot, noto conduttore televisivo francese, “C’è sempre qualcosa da salvare da una mediocre partita di calcio: un tackle, un tiro… Si legge un libro incompleto con la convinzione che il prossimo sarà migliore.”.
Un po’ di cose da salvare ci sono anche in questa partita, per gli Allievi Virescit.
Li aspettiamo alla prossima.
Farebbe piacere (molto) una nuova puntata di “Chiamate Virescit 4141”.
 
Intro 3^ parte – Il ritorno dello stregone vodoo
 
Era da tempo che non si aggirava nelle vicinanze dei campi da gioco delle partite degli Allievi, ma domenica 11 dicembre non ha resistito.
Il noto stregone vodoo registrato all’anagrafe come Attilio Belloli, sedicente esponente della dirigenza viola, ma in realtà noto organizzatore di macumbe ai danni dei poveri Allievi, domenica mattina ha fatto una brevissima comparsa (in posizione defilata e cercando il più possibile di passare inosservato) al campo di Bagnatica dove era in corso Cassinone – Virescit.
Il lasso di tempo della sua breve permanenza ha coinciso con il momentaneo pareggio del Cassinone che, sotto per 0 a 1, agguantava l’1 pari grazie a un gollonzo agevolato da un liscio geniale della difesa Virescit.
Allontanatosi lo stregone vodoo la Virescit è tornata in vantaggio per poi prendere il largo.
Vai tu poi a sostenere che sia un caso…
 
La cronaca
 
Partita, si è detto, non brillantissima.
Ad onor del vero, decisamente pessima nel primo tempo, ben più vivace e di qualità nel secondo.
Per parlare del primo tempo andiamo per flash.
Flash numero 1 – al 12′ Boughlem irrompe in area e il difensore del Cassinone che bene lo stava contenendo verso l’esterno, decide che siccome a Natale siamo tutti più buoni, si possa anche regalare un rigore agli avversari: commette il fallo più stupido del mondo spingendo da dietro e in maniera vistosa Boughlem. Rigore indiscutibile.
Anche Boughlem però sente il clima natalizio.
Anziché battere il rigore alla sua solita maniera (palla da una parte, portiere dall’altra), fa partire un tiro non tiro verso l’angolo destro della porta, ma il portiere intuisce e para.
Flash numero 2 – El Buitre può sbagliare una volta, ma due no. Tre minuti dopo aver sbagliato il rigore Boughlem viene lanciato da Tiraboschi a metà campo.
Inserisce il turbo e parte sulla fascia veloce come il vento. Giunto all’altezza dell’area, converge verso la stessa, sempre vanamente inseguito dai difensori avversari, e fulmina il portiere in uscita con un tiro incrociato sul palo opposto, potente e preciso: palo interno e gol. 0 a 1.
Flash numero 3 – al 28’ Ferrari Francesco serve Agostino il quale, degno epigono di Raoul Casadei, liscia la palla clamorosamente. La raccoglie però Mamani (molto ispirato oggi) il quale scocca un tiro a giro mortifero che coglie in pieno la traversa.
Flash numero 4 – è il 31’. Lo stregone vodoo, all’insaputa di tutti, ha fatto la sua comparsa. È per questo motivo che Regonesi che sta recuperando un avversario lanciato a rete, “cicca” (non è elegante, ma è l’unico termine adeguato alla bisogna) la palla e il rinvio nel peggiore dei modi, spianando la strada all’attaccante del Cassinone che può così entrare in area e freddare il buon (e incolpevole) Vinciguerra in uscita disperata. 1 a 1.
Il primo tempo si chiude qui.
 
Nel secondo tempo la Virescit si presenta in campo con le idee più chiare.
Le trame di gioco si fanno più fluide e si vede qualche spunto degno di nota.
Il tutto comunque frammischiato a gollonzi vari e svarioni difensivi (in vero tutti dei padroni di casa).
È solo il 1’ e la Virescit torna in vantaggio: Ferrari Francesco batte una punizione da sinistra e mette in mezzo un pallone destinato a Maraglio, il quale non ci arriva per un soffio.
Il difensore avversario, però, nel tentativo di anticipare Maraglio, infila nella propria porta il più goffo e classico degli autogol. 1 a 2 e palla al centro.
Un minuto dopo è lo stesso Maraglio che recupera un buon pallone a centrocampo aprendo subito per Tiraboschi. Il tiro dal limite di quest’ultimo è però alto.
C’è solo Virescit in campo, mentre il Cassinone pian piano si squaglia.
Al 8′ Cangiamila semina il panico sulla fascia destra per poi mettere un ottimo pallone in mezzo: il tiro potente di Maraglio viene rimpallato dalla difesa.
Al 11′ l’unica vera occasione per il Cassinone. Dalla bandierina del corner la palla giunge al numero 4 del Cassinone lasciato dalla difesa viola più solo di Robinson Crusoe sulla sua isola sconosciuta: non volendo approfittare di tanta grazia non trova di meglio che sparare un proiettile alle stelle.
Sul ribaltamento di fronte Boughlem da destra serve un pallone d’oro per Mamani, il quale entra in area e tira con l’intento di impallinare il portiere, ma l’estremo difensore è bravissimo a respingere con un colpo di reni da manuale.
Essendosi allontanato lo stregone vodoo, il Cassinone non c’è più (la rima, oltretutto banale, non è voluta).
Al 24′ Paruta batte una rimessa laterale servendo Cangiamila. Cangiamila  va sul fondo a fare il numero della foca monaca per poi pennellare un cross d’oro in area per Boughlem, il quale però non impatta perfettamente la palla che finisce alta sopra la traversa.
Un minuto dopo duettano Mamani e Tiraboschi, cross di quest’ultimo per Cangiamila, ma il colpo di testa viene ancora una volta deviato dal portiere in maniera miracolosa.
Al 27’ nuovamente Cangiamila si porta verso il fondo per poi crossare a centro area per Boughlem.
Boughlem manca l’aggancio, ma Mamani si impossessa del pallone e fredda il portiere del Cassinone. 1 a 3.
La partita praticamente la archiviamo qui, ma c’è ancora tempo per vedere un gol.
Al 33′ calcio di punizione di seconda a metà campo per la Virescit. Maraglio batte subito d’astuzia sorprendendo i difensori e serve Mamani.
Mamani entra in area e con una semipalombella di precisione a scavalcare il portiere deposita in fondo al sacco il gol del 1 a 4 che mette il suggello definitivo.
Ornella Vanoni canterebbe “Finisce qui, non ci resta che concludere”.
 
Vittorio Maraglio

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